Cosa differenzia un’opera d’arte da una copia?

Prima di tutto è importante fare una premessa di tipo giuridico. L’artico 179 del codice dei Beni culturali dispone che per non incorrere al reato di contraffazione di opere d’arte, non basta che l’opera non venga qualificata come autentica, ma occorre anche dichiarare in maniera espressa e chiara che si tratta di opera falsa, una copia o imitazione dell’originale. Questo occorre farlo soprattutto quando l’opera viene posta in vendita o esposta.

Quando siamo di fronte ad un’opera d’arte ci rendiamo conto che siamo di fronte a qualcosa di unico e irripetibile, eppure esistono diverse imitazioni di opere famosissime, i così detti “falsi d’autore”.

L’opera d’arte come processo emotivo

L’opera d’arte è qualcosa di singolare che attiva un processo emotivo che è impossibile trovare altrove. Tante volte è capitato sentire vendendo un quadro ” questo potrei farlo anche io” , niente di più sbagliato.

Ogni vera opera d’arte possiede una qualità che i critici chiamano “slancio”, vale a dire, entusiasmo e spontaneità. Una copia o un imitazione manca di queste caratteristiche speciali: spesso risulta troppo perfetta, troppo accurata e troppo esatta.

Tutti sanno, e in maggior modo i critici dell’arte, che in Botticelli vi sono mancanze di disegno e in Rubens sproporzioni. Queste mancanze non tolgono nulla al capolavoro originale, un imitatore invece le evita, egli non osa, sta troppo attento all’esattezza di tutti i particolari.

L’imitatore lavora con un consapevolezza di sé, con un’ attenzione meticolosa , che l’artista, inebriato dalla propria forza creatrice non dimostra mai.

Non si possono imitare l’entusiasmo e la spontaneità propria di un dipinto originale.

Per quanto una copia possa rassomigliare all’originale, c’è sempre un’enorme differenza psicologica.

Nella copia di un bravo imitatore è difficile indicare un difetto specifico, poiché il grande difetto sta nel fatto che non ha difetti. Nulla che non abbia difetti può essere naturale e genuino.

Arte non è solo emozione ma opera di ingegno 

L’arte non significa per forza emozionare ma la sua caratteristica principale è trasmettere un pensiero, indurci a ragionare, l’arte non è la semplice capacità tecnica ma è un’ opera frutto dell’ingegno umano che contribuisce alla crescita intellettuale di tutti gli uomini.

Ci induce a costruire un personale pensiero critico e diventa un luogo dove è possibile riconoscere parti di sé, non solo per l’artista ma anche per il fruitore.

L’arte ci invita  riflettere è come un incontro e uno scambio, uno specchio per l’anima, un susseguirsi di suggestioni, un modo per conoscersi nel profondo.